Il settore economico dell'edilizia e il suo indotto hanno attraversato una profonda crisi che tuttora non accenna a diminuire.
Sono sempre i dati a dirci che in questi anni il numero delle autorizzazioni è raddoppiato anche grazie alle leggi che sostengono gli interventi di ristrutturazione e molte famiglie e condomini hanno deciso di ristrutturare, facciate e tetti..
Così paradossalmente nel momento massimo della crisi edilizia la città ha cambiato volto: è migliorata.
Noi siamo convinti che anche dopo il superamento della crisi nulla tornerà come prima.
Sostenibilità, risparmio energetico, qualità diventeranno sempre di più l’obiettivo principale e le imprese dovranno adeguarsi, riorganizzarsi.
La variante del Piano regolatore approvata recentemente ha continuato il percorso di CasaSostenibileCasa, incentivando finanziariamente nelle nuove costruzioni tutte le norme che spingono alla sostenibilità. Riteniamo che questo sia il percorso da continuare.
NON SERVONO NUOVI PIANI REGOLATORI O VARIANTI QUANTITATIVE.
La città ha definito uno sviluppo urbanistico che varrà per molti anni. Anzi, dove è possibile, si deve tornare indietro sulle previsioni. Sono invece auspicabili ulteriori norme incentivanti la ristrutturazione edilizia urbana, rurale ed industriale.
Importante è anche il coinvolgimento di tecnici ed operatori economici dell'edilizia. Perché la qualità di un territorio nasce dalla capacità di mettere insieme competenze, sensibilità creare una cultura condivisa.
I percorsi di uniformazione normativa sono stati avviati con il gruppo di lavoro del SUAP.
PIANO REGOLATORE DI VALLATA.
I tempi sono ormai maturi affinchè si possa ragionare ad una programmazione urbanistica territoriale, che almeno sul territorio della valle del Metauro, uniformi le norme, avvii scelte comuni e condivise.
Un Piano regolatore che parta innanzitutto dalla tutela dei beni ambientali comuni, preveda priorità e soprattutto norme di tutela e di valorizzazione.
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