Da sempre il Comune di Urbania si è contraddistinto per un marcato orientamento dell’azione amministrativa verso i servizi alla persona. In questo ambito i servizi comunali coprono l’intera vita di un cittadino: dall’asilo nido alla casa di riposo.
L’abitudine ad usufruire dei tanti servizi porta a pensare che la situazione sia permanente, mentre siamo consci che la vera sfida è il loro mantenimento perché il taglio dei trasferimenti statali e regionali è stato fortissimo in questi anni e continuerà ad esserlo. Ci saranno scelte da fare, anche difficili nei prossimi anni, ma Viviamo Urbania si propone di salvaguardare i servizi sociali e il welfare come priorità.
La crisi e le nuove precarietà
La crisi ha cambiato nel profondo anche i comportamenti delle persone e delle famiglie. Ci sono nuclei famigliari che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Il senso di precarietà prevale fra le persone che hanno perduto il lavoro e non hanno prospettive per recuperarlo. Nascono nuovi disagi che erano sconosciuti negli anni ‘90 e che la rete famigliare non riesce più a sostenere. Abbiamo intenzione di proporre all’Ambito Sociale alcune iniziative già sviluppate in altri ambiti nazionali come quella relativa alle crisi motivazionali da disoccupazione.
La solidarietà attiva
Pensiamo di proseguire con l’utilizzo di fondi dello 8 per 1000 per i voucher per il lavoro e le manutenzioni, in tutti i sostegni integrati per le famiglie in difficoltà.
L’abitudine ad usufruire dei tanti servizi porta a pensare che la situazione sia permanente, mentre siamo consci che la vera sfida è il loro mantenimento perché il taglio dei trasferimenti statali e regionali è stato fortissimo in questi anni e continuerà ad esserlo. Ci saranno scelte da fare, anche difficili nei prossimi anni, ma Viviamo Urbania si propone di salvaguardare i servizi sociali e il welfare come priorità.
La crisi e le nuove precarietà
La crisi ha cambiato nel profondo anche i comportamenti delle persone e delle famiglie. Ci sono nuclei famigliari che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Il senso di precarietà prevale fra le persone che hanno perduto il lavoro e non hanno prospettive per recuperarlo. Nascono nuovi disagi che erano sconosciuti negli anni ‘90 e che la rete famigliare non riesce più a sostenere. Abbiamo intenzione di proporre all’Ambito Sociale alcune iniziative già sviluppate in altri ambiti nazionali come quella relativa alle crisi motivazionali da disoccupazione.
La solidarietà attiva
Pensiamo di proseguire con l’utilizzo di fondi dello 8 per 1000 per i voucher per il lavoro e le manutenzioni, in tutti i sostegni integrati per le famiglie in difficoltà.